Phytoremediation Eni

Consiste in un trattamento biologico in situ dei terreni contaminati che sfrutta l’attività biologica delle piante (produzione di biomassa, filtrazione dell’acqua presente negli interstizi del terreno, accumulo delle sostanze), ma anche la crescita della flora batterica che lo sviluppo di queste può apportare al terreno; tali capacità variano da pianta a pianta ed anche da specie a specie dello stesso genere.

PRINCIPALI MECCANISMI:

- Fitoestrazione;
- Rizofiltrazione;
- Fitostabilizzazione;
- Rizodegradazione;
- Fitodegradazione;
- Fitovolatilizzazione.

Per la matrice TERRENI INSATURI, è previsto l’utilizzo di differenti tecnologie:

Area Dismessa:
  • Suolo superficiale (0-1 m) PHYTOREMEDIATION;
  • Suolo profondo BIOVENTING ( prof. > 1 m).
Area Attiva:
  • BIOVENTING e SOIL VAPOR EXTRACTION per i suoli superficiali e profondi (ove accessibili).
Per la matrice ACQUE SOTTERRANEE è prevista l’installazione di una Messa in Sicurezza Operativa (MISO):
  • per l’acquifero superficiale con l’installazione di un sistema WELLPOINT
  • per l’acquifero profondo tramite emungimento da BARRIERA DI POZZI

PROGETTAZIONE

  • Test agronomici e selezione delle piante idonee
  • Test di Trattabilità, Test pilota

INSTALLAZIONE

  • Preparazione del sito
  • Lavorazione del suolo
  • Irrigazione
  • Semina

GESTIONE DEL SITO

  • Mantenimento
  • Risemina
  • Monitoraggi
  • Trattamento della biomassa
  • Disposizione in discarica opportuna, compostaggio o biofuel

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Località: Robassomero (TO)
Committente: ENI S.p.a
Superficie area dismessa: mq. 86.650
Prestazioni:

Progetto Esecutivo degli interventi di Bonifica dei terreni e di Messa in Sicurezza Operativa delle acque di falda.

Cronologia:

Esecuzione lavori : 2004