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LA FITOBONIFICA

 

TECNOLOGIE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA

 

IL VALORE DEL PAESAGGIO RITROVATO

Fitobonifiche per il recupero dei siti inquinati

ReFIT, prima rete di'impresa del Green Economy Network, aggrega 5 imprese del settore che hanno deciso di condividere un progetto comune basato su una TECNICA di RECUPERO e RIADATTAMENTO PRODUTTIVO di TERRENI, con l'obiettivo di trarre profitto da aree inquinate. Dall'intensa collaborazione tra le 5 imprese, ognuna delle quali è tra i leader di mercato nelle proprie specifiche attività, nasce l'OFFERTA di SERVIZI INTEGRATA.

Rete ReFIT mette a fattor comune il know-how delle singole aziende per sostenere e rafforzare le opportunità di business condividendo risorse produttive, tecnologiche, finanziarie e relazionali.

Rete ReFIT propone i propri servizi, sia con l'integrazione completa della filiera proposta dalle 5 aziende, che attraverso servizi specifici forniti anche da un solo dei componenti la rete. Rete ReFIT è infine disponibile a collaborare con imprese esterne per progetti specifici (in associazione temporanea di impresa).

Premessa
Nel 2011 Assolombarda crea il Green Economy Network con lo scopo di stimolare nuove alleanze tra le imprese che offrono prodotti, tecnologie e servizi per la sostenibilità ambientale ed energetica, al fine di offrire maggiore visibilità alle loro competenze. Alcuni imprenditori nell’autunno del 2012 chiedono ad Assolombarda di promuovere una ricerca di aziende specializzate che intendano unirsi per integrare le proprie competenze e proporre le tecniche di fitobonifiche per terreni inquinati abbinata alla produzione di energia rinnovabile. Nel dicembre 2012 iniziano i primi incontri fra aziende del network di Assolombarda che portano alla nascita nel mese di giugno del 2013 della rete ReFIT.



News

BONIFICA E RIGENERAZIONE DELL’AREA VASTA DI TARANTO

Il 13 Settembre a Taranto si è tenuto il convegno su Bonifica e rigenerazione dell’area vasta di Taranto, organizzato dal Commissario Straordinario e RemTech Expo, principale evento italiano specializzato nelle bonifiche di siti inquinati.

La discarica? A ripulirla ci pensano i salici

JOENSUU – Nuova vita per i terreni inquinati. Arriva dall’University of Eastern Finland, una nuova ricerca per ripristinare la fertilità dei terreni con un’alta acidità, o di quelli contaminati da attività minerarie e discariche. Si tratta, secondo il parere degli esperti, del miglior rapporto costi-benefici, ma soprattutto di un metodo naturale ed amico dell’ambiente. Vi state chiedendo quale? La risposta è nei salici.

Biogas da phytoremediation. Le biomasse ottenute da progetti di phytoremediation possono essere impiegate per la produzione di energia

La phytoremediation è una tecnologia ecocompatibile promettente che usa le piante superiori e i microrganismi della rizosfera a queste associate per risanare suoli, sedimenti, superfici e acque sotterranee estraendo, degradando, stabilizzando e volatilizzando metalli, composti organici e inquinanti radioattivi.

Coltivare canapa per salvare i terreni contaminati da diossina e metalli pesanti. Succede in Puglia

Purificare i terreni dalla diossina, grazie a una piantagione di canapa. È questo l’obiettivo che si è prefissato Vincenzo Fornaro, un allevatore della provincia di Taranto che a causa dell’inquinamento del terreno ha perso tutto.

Terra dei fuochi, quelle piante che ripuliscono dai veleni

Un disastro che in parte può diventare risorsa. Ci credono tanti attivisti, studiosi agricoltori e anche qualche amministratore: molti terreni della terra dei fuochi possono essere bonificati a costi bassissimi

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